mercoledì 21 marzo 2018

Se Avessi Avuto Ali





Se avessi avuto ali
non avrei esitato a osservare da vicino
le nuvole cariche di pioggia
e avrei danzato senza paura con i fulmini
al loro aritmico tambureggiare.
Mi sarei fatto cullare dalle correnti
giocando con gli arcobaleni
e scrivendo poesie con cristalli di ghiaccio.

Se avessi avuto ali
mi sarei spinto sui picchi più alti
per parlare con le aquile, notoriamente schive,
e avrei imparato la lingua silenziosa
delle nevi eterne.
Sarei stato ligio e modesto
ai cospetti del cielo
dimenticando i peccati di terra soltanto.

Ah, se avessi avuto ali…
Quali colori mi avrebbero sorretto,
quali disegni di perfezione
si sarebbero adagiati come esplosioni
nella mia mente recintata!
Avrei attraversato spazi sconosciuti
di musiche e sagre e lezioni...
Silenzi e fragori d’anima.

Se avessi avuto ali
forse avrei avuto sogni da toccare
e non da dimenticare in un lampo
alla luce dispettosa dell’alba.
Mi sarei librato sul tessuto del tempo
per stendermi oltre il muro di sole parole
di questa terra desolata.

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